I rapporti con i colleghi nel codice deontologico forense. Profili generali e modelli pratici. Parte II

Descrizione

Destinatari
Il corso è rivolto a tutti gli avvocati prescindendo dalla propria area di competenza professionale specifica.

L'obiettivo del corso, in coerenza con le finalità del regolamento per la formazione professionale, è la trattazione della disciplina dei rapporti tra avvocati, il c.d. “dovere di colleganza”, alla luce delle disposizioni del codice deontologico. Il corso, oltre ad esaminare compiutamente l'articoli 42, rubricato “notizie riguardanti il collega”, e l'articolo 43 del codice deontologico forense, rubricato “obbligo di soddisfare le prestazioni affidate ad altro collega” ed i procedimenti disciplinari che possono scaturire dalla violazione di tale obbligo,  si sofferma anche sull'analisi del dovere di verità a cui è soggetto l'avvocato.

  • I procedimenti disciplinari
  • Gli art 42 e 43 del Codice Deontologico Forense
  • Il dovere di verità

Maggiori Informazioni

  • I rapporti con i colleghi nel codice deontologico forense. Profili generali e modelli pratici. Parte II (Scadenza accreditamento: 27/05/2022)

Recensioni


Jacopo

Lezione “viva”, bravi i relatori che, senza leggere in maniera scolastica appunti o slide preparate, ma grazie a competenza in materia, esperienza e capacità di sapere tenere viva l’attenzione dell’uditore, hanno reso piacevole il corso.

MICHELA

Ho trovato il corso interessante perchè concreto. Ho assunto maggiore consapevolezza della importanza di bene comprendere le norme deontologiche. Trovo spesso che nella pratica dei rapporti tra colleghi ci sia non collaborazione e/o afflato, ma distanza e diffidenza, segno di un decadimento dell'etica professionale. Per quanto attiene ai rapporti con i clienti, la scrivente non opera se non su contratto scritto e mandato secondo il modello del Consiglio NAzionale. Ciò mi garantisce maggiore serenità e trasparenza con i clienti. Questo, tuttavia, dopo esperienze negative che hanno elevato la mia soglia di attenzione. Come dire: historia magistra vitae. Grazie

Marisa

Complimenti

Barbara

chiaro e molto pratico

Giovanna

Interessanti i casi pratici esposti

Francesco

Molto interessanti.

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